Aspetti sociologici, politici ed economici della mia presa di posizione sul Bar dello Stadio.
Tutte le problematiche della città devono essere prese in considerazione, sia si tratti della vicenda Eni che interessa centinaia di lavoratori che quella dell’Ecoplast, sia si tratti del campo dell’ardenza o che si tratti delle cantine nautiche..sia che si tratti di un singolo cittadino.
Anche la dinamica Bar Stadio Comunale mi ha coinvolto e di questo ne sono orgoglioso, non vi è stata nessuna onda da cavalcare, penoso chi lo ha fatto o chi lo farà, credo vivamente che il rispetto e l’ascolto delle persone sia fondamentale per il buon funzionamento sociale.
Ho ascoltato alcuni tifosi e i gestori del Bar dello Stadio e sull’argomento in questione sappiamo che tantissimi livornesi hanno espresso la loro perplessità che la famiglia Bonaccorsi debba lasciare il proprio lavoro dopo 55 anni a seguito dell’esito di un bando.
Il lavoro è un volore fondamentale, mezzo di sussistenza, soddisfazione dei bisogni vitali e legame sociale; io mi batto per questo.
Facciamo però attenzione e non trasformiamo un argomonento socio economico in una discussione sociale che va ben oltre le aspettative e per per cortesia, non strumentalizziamo giocando con le parole confondendo il campanilismo con il razzismo…teniamo alto il livello della discussione senza cadere nelle banalità, noi livornesi abbiamo una storia tradizione multiculturale e multietnica e possiamo insegnare al mondo intero cosa sono la tolleranza e il rispetto..il razzismo fortunatamente è ben altra cosa, infatti il campanilismo in senso positivo è inteso come difesa delle tradizioni e del folklore.
E’ ovvio che mi girano… quando noi livornesi perdiamo i posti di lavoro, ma questo è un pensiero condiviso da tutte le altre realtà cittadine italiane, indipendentemente dall’orientamento politico, ogni cittadino, consigliere, assessore, sindaco, difende e tutela l’economia locale e i lavoratori locali, basta fare una ricerca su google per capire ed osservare che fanno nelle altre realtà.
Nessuno ha però mai messo in discussione il rispetto delle leggi, fuori i nomi di chi lo ha fatto. Nell’argomento in questione la maggioranza ha parlato di mediazione, di soluzioni legali e tutela dei posti di lavoro.
E’ bene restare nel merito della dignità del lavoro, nell’aspetto sociologico e nell’aspetto economico, a prescindere dagli atti e dalla legge sui bandi di riferimento che non sono di mia competenza, quindi chiedo se è giusto, dal punto di vista etico e morale, che dopo 55 anni di gestione, persone che hanno sempre pagato gli affitti regolarmente, hanno sempre svolto il loro lavoro nella massima correttezza e nel rispetto debbono restare senza lavoro.
La politica in questo caso non deve stravolgere o creare caos, ma deve avere funzione moderatrice e mediatrice. La politica deve coinvolgere la gente, la politica è la gente, questo non bisogna mai dimenticarlo.